Nomi

Scrivere codice sorgente è un modo di raccontare una storia. Se ce ne fosse bisogno, si può verificare andando a leggere i codici sorgenti. A partire dai nomi dei personaggi.

Quando un programmatore deve scrivere una funzione, o una procedura, – cioè una porzione di codice che intende riusare in seguito - deve, quasi sempre, dare un nome, con cui quella funzione verrà richiamata in futuro. La stessa cosa avviene per le variabili, cioè i cassetti dove vengono conservati i valori che devono essere riusati in seguito, ed eventualmente modificati.

Sarebbe perfettamente possibile chiamare una funzione F1 e una variabile A.

E infatti questo era proprio quello che si faceva quando le dimensioni dei codici sorgenti erano necessariamente ridotte, e risparmiare anche pochi caratteri poteva essere vitale.

In alcuni linguaggi (come i primi BASIC), i nomi delle variabili potevano contenere solo 1 o 2 lettere dell’alfabeto, e questo ovviamente ne limitava anche il numero (fatevi il conto: quante variabili ci possono essere in un programma se i nomi possono essere solo di due lettere?). Ma quando questi limiti non furono più significativi, i programmatori, come Adamo, furono in grado di dare i nomi alle cose. A quel punto, emersero sia le preferenze personali che i modelli e le linee guida.

Una funzione può essere chiamata con un verbo o con un sostantivo; può usare l’inglese o un’altra lingua naturale come modello. Se è una funzione complessa, si possono separare le parole da cui è composta con trattini, oppure usare un mix di lettere maiuscole e minuscole.

Alcuni esempi di come può essere chiamata una funzione che calcola il fattoriale di un numero:

    f
    FATTORIALE
    CalcolaIlFattorialeDiUnNumero
    calcola-fattoriale
    calcola_fattoriale
    Factorial
    GetTheFactorial
    MyFact
La modalità "CalcolaIlFattorialeDiUnNumero()" ha un nome particolare: si chiama CamelCase, con riferimento al caratteristico profilo dei dromedari (in inglese: "camel").

Mescolare nello stesso codice sorgente due diversi stili di naming è considerata una pessima abitudine; anzi, c’è chi non riesce a lavorare su un codice sorgente altrui finché non ha riscritto tutti i nomi delle funzioni e delle variabili in maniera coerente (pazzi!).

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Versione: 02/02/2022 - 08:58:55

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