Concetti
Computer
I computer sono parte integrante della nostra vita, che ne siamo consapevoli o no, che lo vogliamo o no.
Non solo quelli che riconosciamo come tali. Ci sono computer dentro molti degli oggetti che usiamo: dai telefoni alle automobili, dai frigoriferi agli orologi. Molti di questi oggetti scambiano dati con altri computer, o sono controllati a distanza da altri computer. Sono oggetti trasparenti, che cercano di farsi dimenticare travestendosi da semplici e innocui elettrodomestici.
Dei computer vediamo solo la parte fisica: uno schermo, qualche volta - sempre meno - una tastiera. Sappiamo che i computer hanno bisogno di elettricità e si devono connettere a Internet in qualche modo, ma spesso non sappiamo nemmeno come.Siamo talmente abituati a usarli in maniera pressoché automatica che non ci facciamo più tante domande: cosa fanno, esattamente? Perché funzionano proprio in quel modo? Cos'è che li fa funzionare (o, a volte, non funzionare)?
Per chi non ci vive dentro, il mondo dei computer è misterioso e magico. I computer fanno cose incredibili: sanno quello che vogliamo prima e meglio di noi. Sanno tutto e vedono tutto, sono velocissimi e occupano pochissimo spazio. Senza i computer, saremmo completamente persi: non sapremmo come scrivere, come fare i calcoli, orientarci, trovare le informazioni, guidare una macchina o un aereo, fare un’ecografia.
L’unico momento in cui ci fermiamo a pensare è quando c’è un problema, quando il computer non fa quello che volevamo, quello che ci aspettavamo. Pensiamo "si è rotto il computer", ma il computer è sempre lì, è uguale a prima. Allora qualcuno più esperto di noi ci dice: “non è il computer che si è rotto, è il programma che non funziona”.
Allora i programmi sono ciò che non fa funzionare i computer, come le malattie, come i virus?
I programmi sono quella cosa di cui ci accorgiamo solo quando non funzionano, come un gradino che è sempre stato lì finché non ci inciampiamo. Cosa siano veramente, resta un mistero per la maggior parte di noi.
Per gli altri (i pochi altri: i programmatori), non c’è nessun mistero, perché passano la vita in mezzo ai programmi: li scrivono, ma soprattutto li leggono. Di solito tendono anzi a sottolineare che i computer sono stupidi e fanno solo quello che gli loro gli dicono, come il Golem della tradizione yiddish: una specie di mostro senza intelligenza che obbedisce solo a chi conosce la parola magica per attivarlo.
Non è proprio vero, ma lo dicono per far notare che il merito delle magie dei computer è tutto loro, dei programmatori, che li hanno creati e plasmati in quel modo.
Per un programmatore, ogni programma è come un videogioco, un universo di cui lui (o lei) è il creatore e padrone assoluto: inventa la storia, la mappa dei luoghi, assegna i poteri ai personaggi, dissemina le trappole. Programmare è un modo per sentirsi infinitamente potenti, come dei maghi portatori di una specie di MagiaDigitale.
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Versione: 12/01/2022 - 19:23:39
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