Hackers

Il rappresentante più tipico di questo stereotipo di programmatore-cowboy solitario è l'hacker.

Una figura a metà tra il professionista disposto a tutto per soldi e un novello Robin Hood che ruba dati ai cattivi per darli ai poveri

Il termine corretto, in questi casi, sarebbe "cracker", oppure "black hat hacker".

Esempi storici di hacker sono Kevin Mitnick, Adrian Lamo, Kevin Poulsen. Altri sono stati hackers "per un giorno", come Chelsea Manning che è all'origine di un furto - e diffusione - di dati militari che le è costato il carcere.

La pagina italiana di wikipedia su Hacker riporta l'origine del termine agli anni '60.

Una ricostruzione successiva della nascita del termine si può trovare nel libro del 1984 di Steve Levy Hackers. Gli eroi della rivoluzione informatica.

L'hacker è stato usato come spauracchio per giustificare alcuni restringimenti di libertà o come eroe maledetto in innumerevoli film e documentari. Questo è un elenco di quelli più conosciuti:

Titolo	Anno	Autore
Hackers: Wizards of the Electronic Age	1984	Fabrice Florin
Hackers in Wonderland	2000	Russel Barnes
Freedom Downtime	2001	Emmanuel Goldstein
The Secret History of Hacking	2001	Ralph Lee
In the Realm of the Hackers	2002	Kevin Anderson
Hacking Democracy	2006	Russel Michaels
The Code-Breakers	2006	David Kahn
Steal This Film	2006	Jaime King
Hackers Are People Too	2008	Ashley Shwartau
Hackers Wanted	2010	Sam Gozzo
We Are Legion	2012	Brian Knapperberger
The Internet's Own Boy	2014	Brian Knappenberger
Citizenfour	2014	Laura Poitras
Hackers	1995	Iain Softley
Takedown	2000	Joe Chappelle
The fifth estate	2012	Bill Condon
Who Ami I	2014	Baran bo Odar
Mr. Robot	2015-2019	Sam Esmail

In entrambi i casi, l'hacker mette sotto i riflettori le coppie di valori libertà/sicurezza, personale/sociale, privato/pubblico.

Cosa deve restare sicuro, cosa può essere comunicato? Siamo più sicuri se la nostra privacy non può essere violata, o se affidiamo i nostri dati personali ad un soggetto unico al di sopra degli interessi privati?