Intelligenza Delle Donne

Facciamo un passo indietro. La ridotta presenza delle donne nel mondo delle professioni dell’informatica (dall’università al mondo del lavoro) sembrerebbe essere legata alle particolarità di quel mondo: forte presenza della matematica, rigore, astrattezza, ...

D’altra parte, lo stesso tipo di analisi è stato condotto sulla diseguaglianza nel mondo letterario. Ad esempio: il numero di autrici studiate a scuola e presenti nei manuali scolastici, il numero di docenti universitari donne, il numero di corsi universitari dedicati alle autrici sono tutti indicatori della poca attenzione dedicata alle donne in letteratura.

Insomma: anche da questo punto di vista, il collegamento che oggi ci sembra ovvio tra maschile e programmazione è un collegamento che si è creato in un certo contesto storico e sociale, non è un dato biologico immutabile.

Uno studio storico sulle differenze di genere in MOOSE, un ambiente educativo digital (CSCL) dedicato all’apprendimento della programmazione (Bruckman, Jensen, DeBonte: 1998 ?) dimostra che l’unica correlazione riscontrabile tra risultati e genere è quella dovuta alla quantità di esperienza precedente nella programmazione, che è più alta in media per i maschi.

Lo studio si conclude con un’intervista ad una bambina. La bambina sostiene di amare la programmazione, ma di odiare la matematica. Istituisce implicitamente un collegamento tra creare storie (che è la sua passione più grande) e la programmazione.

Il collegamento tra la matematica e la programmazione viene addirittura negato con fastidio.