Spostamento di valori

Dopo almeno venti anni in cui programmare era (a torto o a ragione) un'attività riservata alle donne, a partire dall’inizio degli anni ‘70, negli USA si assiste ad un fenomeno duplice:

  • da un lato la programmazione viene trasformata in una disciplina “rigorosa”, cioè viene riportata nell’ambito delle scienze matematiche
  • dall’altro si costruisce un modello di programmatore a partire da alcuni tratti comportamentali maschili, e le donne ne vengono escluse.
E’ solo in questi anni che nasce lo stereotipo del programmatore nerd: maschio, bianco, solitario, scorbutico ma geniale. Insomma, una replica dell’immagine mediatica di Steve Jobs.

Questo modello è descritto in molti racconti, saggi, articoli sulla cultura che avrebbe visto nascere i personal computer, le aziende nate nei garage, ma anche il software libero.

Si incrociano il liberismo e il libertarismo, il rifiuto della guerra e quello delle strutture verticistiche, la venerazione per la conoscenza e la ricerca della supremazia personale a tutti i costi.

Questa operazione, che ha avuto luogo soprattutto negli USA, sposta l’ago dei valori culturali. Nei termini di Sherry Turkle (“Life on screen”, 1995) lo spostamento è dal polo del bricolage, dell’approccio non lineare, della soft mastery verso quello del pensiero astratto, dell’approccio lineare, della hard mastery.

Non è solo una ricollocazione rispetto al genere, è una trasformazione del valore generale assegnato alla programmazione all'interno della cultura. Daggli anni '80

Questo fenomeno è stato studiato solo recentemente, a partire dal report di Ellen Spertus del 1991 (“Why are There so Few Female Computer Scientists?”) fino ai lavori di Nathan Ensmerger nel 2010 e di Marie Hicks nel 2017.

Ma l'associazione tra certi elementi dell'immagine maschile e la programamzione è tipica della cultura occidentale. Il racconto che fa Vikram Chandra (“Geek Sublime”, 2015) è interessante: al suo arrivo negli USA dall’India le caratteristiche caratteriali che nella sua cultura di provenienza erano considerate positive (flessibilità, disponibilità, gentilezza) diventano caratteristiche negative e vengono associate ad un generico tratto femminile.

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Versione: 19/01/2022 - 22:01:02

Parole: 223

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