Genere
Un lavoro da donne
Programmare era un lavoro da donne
Ancora alla fine degli anni '60 la situazione non era cambiata: la programmazione era un lavoro da donne.
In un’intervista dal titolo “The computer girls” pubblicata sul giornale Cosmopolitan del 1967, Grace Hopper – la più famosa “influencer” dell’epoca – cerca di convincere le donne americane a diventare programmatrici perché pur essendocene già ventimila ne sarebbero servite almeno altrettante.
Lo fa utilizzando degli stereotipi di genere:
Programmare è come organizzare una cena… richiede pazienza e abilità di gestire i dettagli. Per le donne programmare è ‘naturale’.
Insomma serve un’attitudine che tutte le donne hanno naturalmente: quella per l’organizzazione. Poi certo, scrive l’articolista, ci vuole anche una mente logica.
Quindi: ancora alla fine degli anni sessanta, negli USA programmare (nel senso di Coding) era un lavoro esclusivamente da donne. A nessuno saltava in mente di contestare la capacità delle donne di scrivere programmi complessi.
L’associazione tra programmazione e mascolinità in quel momento non era ancora parte della cultura comune.
Lo diventerà qualche anno dopo.
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Versione: 02/02/2022 - 09:00:17
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