Linguaggi Nazionali

Capita spesso di sentire che i linguaggi di programmazione sono tutti basati sull’inglese, come se ci fosse un legame speciale tra la lingua inglese e la programmazione.

In realtà c'è una spiegazione storica: il Regno Unito e gli USA sono stati tra i primi paesi a costruire computer e a inventare linguaggi, e quindi è normale che almeno un terzo dei linguaggi conosciuti siano basati sull’Inglese.

Tuttavia nel 1968 lo standard dell’ALGOL prevedeva la possibilità di tradurre i comandi del linguaggio in altre lingue naturali (russo, tedesco, francese, bulgaro e giapponese).

Inoltre esistono alcuni linguaggi costruiti a partire dal lessico, o addirittura dalla sintassi, tipici di altre lingue. L'idea è che per un parlante greco, che usa un alfabeto diverso da quello occidentale, sia più semplice imparare a programmare in un linguaggio che per lessico e per sintassi è più vicino al greco.

Questi linguaggi sono stati creati per scopi educativi o semplicemente per intenti nazionalistici, per contrastare il dominio della lingua inglese.

• Fjölnir è un linguaggio imperativo Islandese;
• ΓΛΩΣΣΑ è una versione di Pascal in Greco moderno;
• Kalimat e AMMORIA sono in Arabo;
• Аналитик è un linguaggio russo per l’algebra;
• Ci sono diversi linguaggi basati sul Francese (BASICOIS, Linotte);
• Ci sono versioni cinesi di Basic, Python, C++;
• Esiste una versione di Perl con sintassi Latina (Lingua::Romana::Perligata);

Non esistono linguaggi di programmazione in Italiano; tuttavia esistono versioni italiane di Logo, Scratch e Kojo.