Linguaggi
Linguaggi e lingue
In inglese la parola "language" significa cose diverse che in italiano corrispondono a volte a parole diverse: la facoltà di comunicazione tramite simboli, la lingua naturale e il linguaggio di programmazione.
Forse per questo chi parla e pensa in inglese è portato a vedere i linguaggi di programmazione come simili alle lingue, anche se a prima vista sembrano così diversi. Le lingue naturali:
- le impariamo da piccolissimi
- le usiamo per parlare e anche per pensare
- hanno vocabolari enormi
- sono flessibili
- servono a comunicare
- permettono di scrivere anche poesie
- si imparano da grandi
- si usano solo per scrivere
- hanno vocabolari limitati
- sono rigide
- servono a dare ordini
- ?
Alcune lingue sono parlate da pochissime persone, come il Busuu, il Taushiro e il Liki. L’italiano, invece, è parlato da circa 60 milioni di persone (lo 0,9% della popolazione mondiale). Ma in Italia si parlano altre 12 lingue (dal sardo al friulano, dal grecanico al cimbro.
Le lingue non sono eterne, come qualche volta pensiamo: nascono e muoiono, derivano le une dalle altre. Spesso questa loro natura "organica" viene rappresentata con la metafora dell’albero, come nell'immagine sottostante che si riferisce alle lingue Indoeuropee: Ma anche durante la loro vita le lingue naturali non restono fisse, evolvono, acquisiscono termini e forme l'una dall'altra, trasformandosi nel tempo.
E invece i linguaggi di programmazione?
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Versione: 12/01/2022 - 19:23:40
Parole: 175