Caso

Se ci fossero solo regole da applicare, sarebbe difficile parlare di arte. Allo stesso modo, se ci fossero solo regole da applicare, i programmi li potrebbero scrivere i computer da soli.

Invece continua - almeno per il momento - ad essere necessario un elemento diverso, imprevedibile, più complesso. A questo elemento, nell'ambito delle teorie evoluzioniste, è stato dato il nome di caso: grazie all'opera del caso si mescolano i geni e appaiono delle mutazioni.
In un modo simile, caso e regole si confrontano, giocano, e in questo spazio può nascere l'opera d'arte.

Frieder Nake, personaggio fondamentale nel campo della Computer Art anche se pressoché sconosciuto da noi, nel 1970 era già famoso abbastanza come artista digitale da esporre alla 35a Biennale di Venezia. La formula che segue è alla base delle sue produzioni:

Sia dato un repertorio finito di R segni, un numero finito di M regole per combinare tali segni fra loro e un’intuizione finita I che stabilisca di volta in volta quali segni e quali regole scegliere rispettivamente tra R e M. L’insieme a tre elementi (R,M,I) rappresenterà allora il programma estetico.

Potrà incuriosire qualcuno il fatto che questa formula è ricopiata religiosamente da Gianni Rodari nella sua Grammatica della Fantasia come esempio di possibili usi creativi del computer.

Se pensate che il caso non possa entrare nel mondo logico e deterministico della programmazione, vuol dire che non avete mai sentito parlare di un algoritmo_genetico: una classe di algoritmi che letteralmente nascono per mutazione casuale e ricombinazione di frammenti di algoritmi precedenti, ripetuti per generazioni e generazioni, fino a risolvere il problema posto inizialmente.